Acquistare una casa già ristrutturata ad esempio
comporta indiscussi vantaggi ma non ci permette di
intervenire come avremmo voluto e ci mette nelle
condizioni di dover necessariamente fare delle rinunce.
Ci sarà sempre un colore o un decoro di una piastrella
che magari non ci piace, la scelta delle rifiniture è molto
personale.
Dall’altra parte acquistare casa da ristrutturare richiede un
esercizio di fantasia per immaginarsi il risultato finale che
non tutti sono in grado di poter fare da soli.
Indubbiamente la fase di progettazione dell’immobile, se
supportata dai giusti strumenti, è una fase fondamentale
per prendere delle decisioni che ci accompagneranno
fino al giorno in cui entreremo nella nostra nuova casa.
In quest’ottica bisogna effettuare una progettazione
preliminare nella quale siano già inserite delle ipotesi di
arredi, questo per consentire al cliente di approcciare alla
ristrutturazione con in mente scelte consapevoli anche
sulla parte di arredamento.
Già in questa fase si scoprono le esigenze future di chi
andrà ad abitare la casa, il bisogno di avere un letto
matrimoniale non standard ad esempio potrebbe
comportare di dover considerare degli ingombri diversi,
avere un animale in casa prevede uno spazio ad hoc,
essere dei lettori accaniti ci obbligherà ad avere una bella
libreria spaziosa e così via.
Nella fase di progettazione sono altrettanto importanti le
caratteristiche strutturali dell’immobile, la posizione degli
impianti, delle colonne e dei muri portanti, per non
pensare di poter avere un nuovo assetto planimetrico
fuori dalla realtà.
Una volta stabilite a grandi linee le esigenze primarie si
potrà scendere nel dettaglio degli impianti, in particolare
quello elettrico affinchè vi sia il numero e la posizione di
punti luce e interruttori adeguati.
Al momento della ristrutturazione si procederà con la
messa in opera di tutto ciò che è previsto dal progetto.
In ogni ristrutturazione casa si incontrano delle diversità
rispetto al progetto iniziale, dovute allo scontrarsi con
delle caratteristiche tecniche o impiantistiche dell’edificio
che non sono sempre visibili finchè non si iniziano i lavori.
Sta alla capacità del direttore lavori intervenire con le
dovute modifiche trovando nuove soluzioni in linea con i
desiderata del cliente e la fattibilità.
La ristrutturazione prevede una prima fase di demolizione
molto delicata nella quale è necessario muoversi per step
e seguendo il progetto definitivo.
Oltre alle demolizioni saranno necessarie le tracce per far
passare gli impianti.
Idraulici ed elettricisti si occuperanno dell’impiantistica.
Solo a conclusione di questa fase inizieranno le
costruzioni.
La parte finale è quella dei rivestimenti che solitamente
coincide con il maggiore interesse da parte dell’inquilino.
La scelta di pavimenti, piastrelle, carte da parati viene
fatta sempre in fase progettuale per consentire la giusta
tempistica di approvvigionamento dei materiali.
A conclusione di questo passaggio arriviamo
all’inserimento degli arredi, anche questi devono però
essere già stati ordinati perché le forniture richiedono
anche mesi prima di essere disponibili.
Il supporto di un interior designer che sia in
comunicazione con il direttore lavori rende il risultato
finale molto più scorrevole e soddisfacente.
E’ facile comprendere che tutte questi aspetti sono come
gli strumenti di un’orchestra che devono essere
coordinati efficacemente affinchè possano adire ad una
sinfonia armonica.
Pensare di far lavorare i singoli senza una guida prevede
rischi molto alti e problemi grossi nel medio e lungo
periodo.
Il direttore lavori, come il direttore d’orchestra, è il regista
competente che mette insieme tutti le singole
componenti della ristrutturazione e porta il progetto dalla
fase 1 alla fase 3.
